Dopo molti mesi di sviluppo, ecco finalmente arrivare [b]Truecrypt 5.0[/b], l’ultima versione del popolare programma per la cifratura di partizioni e cartelle.
La novità più interessante che riguarda gli utenti del Pinguino è la presenza di una interfaccia grafica integrata nella versione Linux: la console è finalmente un ricordo.
Ecco una lista delle principali novità…
- sui sistemi Windows è adesso possibile cifrare anche la partizione dove è installato il sistema operativo: Truecrypt, in fase di boot, chiederà la password e poi proseguirà con l’avvio.
- sempre per Windows, è stata migliorata del 100% la velocità di lettura/scrittura sulle partizioni cifrate;
- disponibile anche una versione per MacOS X;
- creata una GUI per la versione Linux;
- integrata la modalità operativa XTS, da poco standardizzata per la protezione crittografica dei dati, ed utilizzata come impostazione unica di Truecrypt;
- sostituito l’algoritmo SHA-1 con il più sicuro SHA-512;
- la versione per Linux è stata ridisegnata in modo che non sia più afflitta da problemi derivanti dal cambio del kernel.
Al momento per Linux sono disponibili i pacchetti precompilati per [b]Ubuntu[/b] e [b]openSUSE[/b], prelevabili da questa pagina, oppure i sorgenti da compilare manualmente, prelevabili da qui.