Alla fine…. l’ho fatto! Ho fatto la scheda madre, il PCB: ho lavorato per diverse settimane disegnando le linee e piazzando i componenti con KiCAD, per ottenere la scheda finale che potete vedere nell’immagine qui sotto:
LM80C: il PCB
Dopo averla ricevuta, ho passato un paio di giorni a saldare i componenti ed un altro giorno a controllare le connessioni…. ed alla fine scoprire un paio di errori. Per la precisione, non errori di progettazione ma mie mancanze quando ho riportato il circuito prototipo nello schema: ho lasciato un resistore di pull-up (che ho provveduto a saldare sul retro della scheda) ed ho invertito le connessioni delle porte di input/output A e B del PSG (questo è stato risolto facilmente: ho solo invertito le referenze a dette porte nel codice).
Ho anche incontrato un problemino con la capacità dei condensatori del quarzo del VDP che mi causavano un’immagine in bianco e nero: avevo ordinato un quarzo differente da un altro rivenditore ma mi ero dimenticato di ricalcolare il loro valore (dopo averli cambiati il problema si è sistemato). Infine, ho scoperto che l’AY-3-8910 che avevo comprato dalla Cina un paio di mesi fa era, molto probabilmente, un chip farlocco/difettoso e non ottenevo nessun suono ne’ mi funzionava la scansione della tastiera. Rimpiazzato con l’YM2149F I che stavo usando sul mio prototipo, ogni cosa ha iniziato a funzionare per bene.
Ecco la scheda assemblata:
LM80C: all’interno del contenitore
Lo zoccolo senza chip, sulla destra vicino al convertitore UART/USB, sarà usata in un futuro step per accedere ad una scheda SD da usare come memoria di massa.
Ho anche inserito il mio computer all’interno di un contenitore dell’epoca, perché volevo che la sensazione di usare un vero computer ad 8 bit degli anni ’80 fosse completa. Per questo ho usato il guscio di un C16 che ho trovato insieme alla tastiera originale. Questo è il risultato finale:
LM80C: il nuovo contenitore
Impressionante, vero? Sembra un vero C16 anche se è il mio LM80C! Il passo successivo sarà quello di fare alcuni adattamenti per far sì che i connettori interni escano correttamente dalla varie porte (ho mancato alcuni fori giusto di un paio di cm…) e poi devo mettere i LED di stato sulla parte superiore del case. E, ovviamente, cambiare il nome sull’etichetta a sinistra…
