Ieri 30 marzo 2010 è iniziata una nuova èra per la fisica nucleare.
All’LHC, Large Hadron Collider, o Grande Collidore di Adroni, è stato registrato intorno alle ore 13 la prima collisione avvenuta alla più alta energia artificiale mai sviluppata prima: 7 TeV (TeV=Tera elettronVolt), vale a dire 7.000 miliardi di elettronVol. Per capire l’ordine di grandezza dell’energia basti pensare che le particelle caricate emesse durante le esplosioni nucleari hanno un’energia che varia da 0,3 a 3 MeV (MeV = Mega elettronVolt), vale a dire 0,3 a 3 milioni di elettronVolt. Il risultato è stato ottenuto utilizzando 2 fasci di particelle che viaggiavano nell’anell0 dell’LHC in direzioni opposte ed accelerati entrambi a 3,5 TeV.
Questa è un’immagine di una collisione registrata qualche minuto dopo la prima:
Cosa si aspettano gli scienziati dall’LHC, che lavorerà ininterrottamente per 18/24 mesi? La possibilità di scoprire la materia oscusa, nuove forze finora sconosciuta, forse nuove dimensioni e magari anche l’ipotizzato e mai osservato finora bosone di Higgs, che la teoria afferma esistesse nei primissimi istanti del Big Bang.