Varie · 24 dicembre 2007 0

Il fascino della candela

L’altra sera è mancata la corrente elettrica in tutto il mio rione. Era da un po’ di tempo che non succedeva. Inoltre, è mancata per un’ora abbondante. Siccome erano le 21:45, il buio era già calato da un bel po’. E l’assenza dei riflessi dei lampioni per le strade mista al riverbero di una Luna quasi piena sotto ad cielo limpido, ha creato un’atmosfera veramente affascinante.

Dopo la classica ricerca delle candele, abbiamo ridato un po’ di luce alla casa. Il figlio più grande (quasi 2 anni e mezzo) si è subito esaltato ed ha affrontato in maniera positiva la situazione, divertendosi come un matto. Le candele, con la loro fiamma tremolante, lo interessavano tantissimo. Ed io mi sono divertito un sacco vedendolo tentare di accendere le luci con gli interruttori ogni qual volta cambiavamo stanza: ad un bambino nato e cresciuto con le comodità, non passa neanche per la mente il fatto che ci possa essere una situazione “senza luce” 🙂

Allora ho cercato anch’io di vedere con gli occhi di un bambino… ed ho visto me che da piccolo andavo il fine settimana dai nonni materni che facevano i contadini e vivevano in una colonica in campagna. Ed ho rivisto il secchio di latta con la brace coperta dalla cenere che veniva messo sotto alla tavola per tenere al caldo i piedi… il focolare acceso intorno a cui ci riunivamo dopo cena, il “trabiccolo” infilato sotto alle coperte per scaldare il letto, la condensa ai vetri la mattina presto, i lenzuoli spessi di cotone “vero” (non quelle veline che vendono oggi), la stufa a legna, la pila per illuminare la strada per raggiungere il bagno senza svegliare gli altri accendendo tutte le luci… Insomma, cose semplici ed “antiche”, se viste con gli occhi di oggi, ma normali per allora.

E mio figlio che guardava la candela tremolare mi ha riportato alla luce quegli istanti. La luce debole ma calda che comunque riusce ad illuminare tutta la stanza ed a creare sui muri danzanti ombre mai ferme è uno spettacolo da provare e da condividere con qualcuno. Vi invito a spengere una sera tutte le luci e ad accendere una candela: restate lì ad ammirare quello spettacolo, non ve ne pentirete!