Computer / Informazione · 20 maggio 2013 0

Howard Scott Warshaw

Il videogioco ET per Atari 2600

Il videogioco ET per Atari 2600

Nel 1982 uscì un film che riscosse un successo planetario, E.T. l’extraterrestre. Sull’onda del successo della pellicola, Atari pensò di pubblicare un videgioco per la sua console 2600 che riprendesse il personaggio di ET. Il lavoro fu affidato a Howard Scott Warshaw, già autore di famosi titoli per questa console quali Yar’s Revenge e Raiders of the Last Ark. Il tempo a lui concesso fu però molto poco perché i vertici di Atari volevano cavalcare l’onda del successo del film ancora in proiezione nelle sale cinematografiche: ciò che Warshaw realizzò fu perciò un gioco poco curato e molto al di sotto del livello qualitativo dei suoi 2 precedenti lavori. Il gioco fu accolto così male dalla critica e dal pubblico che Atari fu costretta non solo a ritirare le copie già vendute ma addirittura a distruggere milioni di cartucce che stagnavano nei suoi magazzini, con un enorme danno economico per l’azienda.

Nel corso degli anni ET ha conservato la fama di pessimo gioco che si era costruito in quel periodo e non c’è classifica su internet in cui non compaia come il peggior videogioco mai realizzato, un’etichetta che il suo creatore ha sempre respinto con forza, considerando ET un buon gioco ed il massimo che egli potesse fare nel poco tempo che ebbe a disposizione per realizzarlo.

La seguente intervista è stata pubblicata da Beep! Bop! Boop! nel 2004 ma il sito non è più online ed è raggiungibile solo tramite Web.archive.org.

Intervista ad Howard Scott Warshw – di Charles F. Gray (25/10/2004)

Charles F. Gray: Ciao, Howard. Grazie per averci concesso un pò del tuo tempo per questa intervista. Non ti farò tutte quelle domande a cui hai già risposto in altre interviste. Piuttosto, vorrei parlare di nuovi, o per lo meno, più recenti aspetti ed idee circa il tuo coinvolgimento con Atari, in special modo nel gioco in cartuccia per Atari 2600 E.T.: The Extra Terrestrial. Come ti suona?

Howard Scott Warshaw: Suona bene, Charles.  Vorrei sentire nuove domande, soprattutto a riguardo di E.T. 🙂

CFG: Immagino che la maggior parte delle persone che leggerà quest’intervista conoscerà bene il tuo coinvolgimento nella grande società di videogiochi che era Atari negli anni ’80 ma, per chi non ne fosse a conoscenza, vorrei spiegare un pò come stanno le cose. Dunque, quando è iniziata la storia con Atari e come sei stato assunto lì?

HSW: Iniziai quando lavoravo presso Hewlett Packard, dove non mi trovavo molto bene e per rompere un pò la monotonia ero solito fare un pò di casini. Uno dei miei colleghi era solito raccontare le storie di “Howard” a sua moglie, che gli ricordava ciò che succedeva anche dove lei lavorava… Atari 🙂 Mi raccontò questa cosa ed io andai per un colloquio. Dopo qualche incontro, non mi fecero nessuna offerta, principalmente perché pensavano fossi troppo sincero e che non mi sarei ambientato lì. 😉 Fu così che letteralmente li implorai e supplicai di prendermi almeno in prova affinché potessi mostrare loro che si sbagliavano. Alla fine accettai il taglio del 20% dello stipendio ma fui felice di farlo. Sapevo che quello era il posto per me. Ed in breve tempo tutti seppero che quello era davvero il posto giusto per me.

CFG: Ed in quali titoli per l’Atari 2600 hai dato una mano nella programmazione?

HSW: Non solo una mano, ho messo tutto me stesso in Yar’s Revenge, Raiders of the Lost Ark, E.T. ed un gioco chiamato Saboteur che Atari rinominò in The A-Team ma che poi non riuscì a vendere prima che fallisse (ma che sta per uscire molto presto, grazie ad alcuni appassionati) 🙂 [N.d.Leo: il gioco è effettivamente stato pubblicato alcuni anni fa da un gruppo di programmatori amatoriali]

CFG: Ho molti ricordi di me bambino che gioco con la mia Atari 2600 cercando di vincere a quei giochi in cartuccia che hai creato. Qual è il tuo gioco preferito fra quelli che hai programmato?

HSW: Yar’s è probabilmente il mio favorito, perché quello fu un gioco che realizzai per me. Mi chiesi se era possibile fare un gioco che mi sarebbe piaciuto, una cosa che piaceresse a molti giocatori. Esso ha anche molti primati per la VCS [N.d.Leo: il nome originale della 2600]: è il primo gioco resettabile da joystick, il primo ad avere un’esplosione a tutto schermo, il primo gioco che mostra il codice sullo schermo (the zona ionica è in pratica il codice assembly delle istruzioni 🙂 ), il primo gioco per VCS che si è pensato di convertire in un arcade!!, l’*unico* titolo ad aver sconfitto Missile Command in un test di gioco, il primo gioco che piacque ad un pubblico femminile, il primo gioco con un fumetto che narrava i retroscena (scritto da me), la prima azienda colpita da un Easter egg, ed il primo titolo nella storia di Atari a uscire con il nome del suo programmatore. Sì, Yar’s è proprio il mio figlio prediletto 🙂

CFG: E la storia secondo cui Yar’s Revenge era stato chiamato così per via del capo di Atari, Ray Kassar, è vera?

HSW: Ah sì, la storia di come Yar’s Revenge divenne Yar’s Revenge è buona. Eccola… inizialmente

Yar’s non era Yar’s, era un gioco senza titolo in fase di sviluppo. C’erano alcuni titoli proposti dal reparto commerciale ma li reputavo un pò brutti ed io volevo qualcosa di speciale per il mio gioco. Perciò chiesi se era troppo tardi per proporre il mio ed i ragazzi del commerciali mi dissero che potevo, se mi sbrigavo. Me ne uscci con Yar’s Revenge perché sapevo che “revenge” (vendetta) era una buona parola per un titolo e Yar, beh, lo vedrai subito. Stetti perciò sveglio tutta la notte a scrivere una piccola storia di fantascienza intitolata “The Yarian Revenge of Rassak IV”. Un’intera storia su queste creature chiamate Yars provenienti dal sistema solare Rassak. Pensavo che un prologo abbinato ad esso avrebbe reso il gioco più convincente. Pensavo anche questa fossa l’occasione per migliorare il mio Inglese (una cosa che avevo sempre voluto fare). Perciò misi insieme tutto questo e lo consegnai la mattina dopo. Due giorni dopo vidi il ragazzo del commerciale e gli chiesi se avevano deciso. Mi rispose di no, perciò chiesi se gli sarebbe piaciuto sapere un piccolo segreto sulla mia storia. Mi rispose ovviamente di sì. Gli chiesi perciò non una, non due, ma tre volte di promettere di non dire nulla a nessuno. Dopo che ebbe promesso la terza volta, fui sicuro che ave raccontato tutto in giro, che era ciò che volevo quando gli avevo detto di giurare…

Yar scritto al contrario è RAY e Rassak al contrario è KASSAR. Ray Kassar era l’amministratore delegato in carica di Atari ed il capo lì dentro. Il ragazzo del commerciale mi chiese se Ray fosse a conoscenza della cosa ed io gli risposi assolutamente sì. Ecco perché la segretezza era così importante visto che io non volevo che questo influenzasse negativamente la decisione 😉

A quel punto, io sapevo 2 cose:

1) che quel ragazzo avrebbe SICURAMENTE raccontato la cosa a tutti quelli del commerciale e che avrebbe bloccato il titolo per me, e

2) nessuno del commerciale avrebbe avuto le palle per raccontare la cosa a Ray.

Contavo sul secondo punto perché la verità era che Ray Kassar non avrebbe avuto nessuna informazione sulla cosa 🙂 Il giorno seguente vidi il ragazzo del commerciale, che mi disse: “Hey Howard, sai cosa? Abbiamo deciso per 

Yar’s!!”

“Non lo hai detto a nessuno, vero?”

gli chiesi, cercando di tener lontano dalla mia faccia qualsiasi sorriso, e lui mi assicurò che non lo aveva fatto 😉

CFG: Com’era il rapporto con Ray Kassar. Voglio dire, so che era il capo di Atari, ma fu una persona piacevole per lavorarci insieme oppure fu un seccatore? Ti sei mai scontrato con lui?

HSW: Personalmente reputo il rapporto con Ray buono. Non ci ho comunque realmente lavorato insieme. Era quel genere di persona che aspettava impazientemente qualcosa da me e che mostrava di essere interessato in ciò che dicevo.

Ho una bella storia su Ray. Con cadenza semi-regolare, i “parrucconi”, come noi li chiamavamo, vennero a fare una piccola visita. Per l’Esecutivo era l’equivalente di andare allo zoo a vedere gli animali. Ora devi sapere che Ray era sempre impeccabilmente vestito con una colonia molto distintiva, mentre io ero vestito come un cialtrone altolocato con una giacca in tweed a lisca di pesce e le toppe di pelle sui gomiti, jeans, una t-shirt e sandali arcobaleno in stile hawaiiano. Ray era di solito accompagnato nella visita dal suo entourage, circa 3-5 vice-presidenti al seguito. Un giorno vennero tutti nel mio ufficio per una dimostrazione di Raiders, che stavo sviluppando in quel periodo. Perciò misi su l’Overture 1812 e feci un bello spettacolo, poi parlai un pò con Ray di strategie di mercato. Insomma, eravamo tutti pigiati nel mio ufficio e Ray ed io stavano parlando tra noi con lui che mi stava facendo la paternale come si conviene. Ad un certo punto, Ray scherzosamente mi disse: “Bene, Howard, potremmo scambiarci i lavori per un giorno e vedere come va.” Non persi tempo e risposi con: “Ok Ray, facciamolo. Ecco il mio sistema di sviluppo, dammi solo il tuo profumo e vediamo che succede“.

I 4 vice-presidenti nel mio ufficio erano sbalorditi ma cercavano anche di combattere contro l’istinto di ridere. Le persone di solito non si rivolgevano a Ray in quel modo e non sapevano come la cosa sarebbe andata a finire. Avevano paura di scoppiare a ridere prima di vedere la reazione di Ray ma avevano anche grossi problemi a contenersi ed uno o due di loro iniziavano ad esplodere. Ray era congelato. Tutti stavano aspettando cosa sarebbe successo. Alla fine, dopo quella che pareva un’eternità, Ray finalmente ridacchiò un pochino e roteò i suoi occhi e fu allora che i vice-presidenti finalmente scoppiarono a ridere a crepapelle. Fu una scena molto toccante 🙂

CFG: Affrontiamo ora il grosso fiasco di E.T. So che un sacco di persone afferma che E.T. è stato il responsabile della caduta di Atari. Insomma, il gioco che ha fatto cadere un impero. Quali sono le tue sensazioni? E’ vero questo?

HSW: Dio, lo spero! Sarei lusingato nel pensare che con una sola mano sono stato in grado di tirari giù un’industria miliardaria 🙂 Il punto è che E.T. fu una dura sfida tecnica molto dura che mi sento di aver affrontato bene. Creai quel gioco dal nulla in cinque settimane. Nessun altro si è mai avvicinato ad un tale risultato sulla VCS. Poteva essere senz’altro un gioco migliore 😉 ma non è così male per [averlo fatto in] cinque settimane. Detto questo, capisco che agli utenti non gli interessa (e non dovrebbe) il tempo di sviluppo. Tutto quello di cui gli interessa è l’esperienza di gioco. Io penso che

 E.T. sia un gioco completo e buono. Ad alcuni piace. Non è sicuramente il peggior gioco o il meno rifinito ma mi piace che abbia la caratteristica di essre il peggior gioco. Tra questo e Yar’s, ho il maggior intervallo su questa macchina rispetto a chiunque altro 🙂 Per me la sfida di aver provato a farlo vuol dire tanto. Nessun altro lo avrebbe fatto. E, credetemi, l’ho chiesto a tutti 😉 Io sono stato l’unico coraggiocso/stupido abbastanza per provarci.

CFG: Ho incontrato un sacco di persone a cui è piaciuto il gioco E.T. e poche persone che lo hanno odiato. A me personalmente piacque, a parte le buche! Che ci dici delle buche? Perché era così difficile uscirne?

HSW: Non ho mai pensato che fosse *così* difficile uscirne, bastava prendere il pendio. Ma se dovessi modificare il gioco ora, la prima cosa che farei sarebbe modificare il gioco delle buche, sicuramente. Erano il maggior ostacolo del gioconever thought they were *that* tough to get out of, if you get the hang of it.  But if I were to modify the game now, the first thing I would do is modify the pit play, that’s for sure.  It was the main obstacle in the game. Ciò di cui sono veramente infastidito è il modo in cui è così facile rimanere accecati durante i cambi di scena. Questa è la prima cosa che cambierei. Ah, se solo avessi avuto sei settimane 😉

CFG: Bene, supponiamo per un secondo, che nell’aprile del 1983 Atari chiuda il suo impianto di produzione di El Paso. Quattordici autorimorchi pieni di giochi invenduti come E.T.: The Extra Terrestrial e Pac-Man scaricano e seppelliscono il loro contenuto in una discarico di Alamorgordo, New Mexico. Hai già sentito questa storia prima. Cosa ne pensi?

HSW: Onestamente dubito di essa per un paio di motivi:

prima di tutto, Atari era un’azienda in crisi, all’epoca. Erano alla disperata ricerca di contante. Perché non riusare gli involucri di plastica ed un pò di quelle schede e ROM? Si poteva risparmiare un sacco di denaro cannibalizzando l’inventario e riusandolo. Perché un’azienda in crisi avrebbe speso dei soldi che non avevano nel tentativo di perdere altri soldi per buttare via delle risorse utilizzabili?

Un altro motivo è che ciò fosse accaduto, lo avrei saputo. Ero abbastanza attaccato alla vite Atari, ed ecco ciò che potrebbe essere successo: qualcuno avrebbe detto, “Hey Howard, stanno seppellendo un carico di E.T. fuori nel deserto“. Avrei assunto un fotografo (avevo un sacco di soldi all’epoca), sarei volato fino a quel posto ed avrei preso delle immagini di me in piedi in cima alla montagna di cartucce sepolte. Come non avrei potuto farlo?

Ma detto questo, voglio dire una cosa non romantica, mi dispiace ma non credo alle storie di cartucce sepolte.

CFG: Vorrei precisare che Atari non aveva nessun motivo per contattarti. Atari voleva tenere nascosta questa cosa per cui perché Atari avrebbe detto ai programmatori di E.T. e Pac-Man che stava seppellendo milioni di cartucce invendute di quei giochi. Perché Ray ti avrebbe dato questa informazione?

HSW: Ray magari no, ma non puoi tenere nascosta una cosa come questa. C’erano tante, TANTE più attività controverse e decisamente illegali più note sulla società. Dubito che un’azienda che non poteva tenere nascoste quelle cose avrebbe potuto tenere questo bocconcino lontano dai circoli del gossip 🙂

CFG: Ci sono altre storie. Alcuni di quelli più divertenti raccontano che tu ed E.T. siete stati entrambi rinchiusi in bunker separati sotto alla discarica di Atari per un periodo di tempo non precisato come punizione per il fiasco di E.T. fiasco. E’ in parte vero?

HSW: Sì, ero lì sotto a giocare a poker con Indiana Jones ed un paio di Qotiles imbellettati. 😉

CFG: O.K. Se fosse vero, voglio dire, se fossi stato confinato in un bunker in quel periodo e se ti avessero dato un’Atari 2600 attaccata ad un monitor, se potevi scegliere due giochi Atari da giocare mentre stavi lì, quali sarebbero stati?

HSW: Una domanda migliore :), ed anche una scelta difficile. Nonostante sarei tentato di prendere Yar’s :), probabilmente sceglierei Ms. Pac-Man e Kaboom. Sono due giochi per VCS fatti molto bene e con una duratura giocabilità.

CFG: Scusa se scherziamo con te su questa cosa ma il mistero o la supposta fiction di ciò che è successo è così interessante come ciò che si suppone sia successo (ad esempio, nessuna discarica Atari). Puoi saperlo come no ma E.T.: The Extra Terrestrial è stato modificato in modo ironico da  Christian Samuel in E.T.: The Extra Testical. Anche Scott Stilphen ha modificato il gioco restringendo le buche. Che ne pensi di queste modifiche al gioco E.T.?

 

HSW: Mi piacciono. L’imitazione è la più alta forma di adorazione. Pensaci. Ho fatto quel gioco più di 20 anni fa. Nonostante sia il peggior gioco di tutti i tempi, le persone continuano a parlare di esso, ed anche a modificarlo! Se pensi ad un gioco come ad una porzione di media pensata per creare una reazione o un impatto, allora E.T. è uno dei giochi di maggior successo mai realizzato 😉 Hey, quanti giochi per VCS hai dimenticato? 🙂 A parte questo, io conosco Scott Stilphen e so che è un bravo ragazzo, perciò tutto quello che vuol fare a qualsiasi dei miei giochi a me va bene. Sono onorato.

CFG: E che ne pensi del mio sito Atari 2600 Duds?

HSW: Ora *questa* è una bella domanda 😉 Ha un bel look retro ed è molto carino. Spero che lo aggiornerai dopo questa intervista. Alcuni punti chiave dovrebbero essere corretti. Jerome Domurat fu l’animatore del gioco, ci fu solo un programmatore di E.T. 🙂 Furono solo 22 milioni di dollari (come contratto) e fu fatto in cinque settimane. Una parte molto importante della satira è stabilire correttamente il tuo obiettivo 🙂 Nondimeno una cosa molto bella è la figura che mi assomiglia che sta nel bunker!!

CFG: Torniamo a giorni nostri, su che cosa ti stai impegnando?

HSW: Sto ancora facendo Once Upon ATARI, il mio documentario su come fosse *realmente* lavorare ad Atari per creare i giochi, e che è ora disponibile su www.onceuponatari.com. Sto lavorando sul mio prossimo documentario che sarà una nuova visione su un argomento *molto* controverso. Sarà simpatico, evocativo e molto erotico 🙂  Date un’occhiata a www.scottwestproductions.com  per gli ultimi aggiornamenti. Spero di poterlo portare ai festival cinematografici alla fine del 2004. Non riguarda i video giochi, sfortunatamente 😉 I miei libri sono anch’essi disponibili sul mio sito web per cui se alle persone piace il documentario possono acquistare anche i libri 😉 

My books are also available on the website, so if people like the documentary they can check out the books too 😉 Lo so, è vergognoso, ma un artigiano anela a far conoscere il proprio lavoro.

CFG: Se tornassi nella programmazione dei videogiochi, ci sarebbe un gioco che ti piacerebbe progettare e programmare?

HSW: Sì. Le mie idee per Yars 2 sono ancora fattibili, e potrei ancora realizzarlo. Penso che sarebbe più divertente di Yar’s 🙂

CFG: So che questa non è stata un’intervista facile o per lo meno normale ma sicuramente è stata piacevole. Grazie ancora per il tuo tempo e spero di poter parlare con te ancora.

HSW: Grazie, Charles. E’ stato un piacere scrivere con te e ci sono state delle domande molto interessanti. Grazie ancora, HSW

La copia in inglese è raggiungibile da questa pagina.