L’altro giorno parlavo con un mio amico di politica e della situazione socio-economica dell’Italia….
E’ venuto fuori che io al governo di questo Paese non potrei mai andarci… o forse sì… dipende dai punti di vista. Secondo il mio amico ho idee utopistiche, secondo me potrei instaurare una situazione di equità sociale con soli 4 punti, anche se drastici. Ma, come insegna la storia, non ci sono grandi cambiamenti senza grandi sacrifici. Ecco il mio piano…
Dunque, voi eleggetemi ed io risolverò la questione sociale in men che non si dica. Come? Così:
- riduzione delle agevolazioni per falsi motivi;
- introduzione del tetto introitale;
- introduzione dello sbarramento del 10% per i partiti e riduzione dei parlamentati a 100;
- uscita dell’Italia dall’Europa e dall’Euro.
Analizziamo i 4 punti.
Primo punto: quali sono le agevolazioni per falsi motivi? Il primo esempio è il tagliando per invalidi messo su Porsche Cayenne o Mercedes ML. Va bene che sei invalido ed hai i soldi, ma non mi sembra giusto nei confronti di chi ha più invalidità di te ma non può permettersi il lusso di comprare un’utilitaria che tu giri con un veicolo da 100.000 euro sotto al sedere. Non solo hai i soldi, ma vuoi anche non pagare il parcheggio quando lasci l’auto in città? Se non hai un punteggio di invalidità più che discreto, il permesso non te lo do. Ah, preciso: il permesso lo do a te che sei invalido, non ha chi deve accompagnarti. Così la finiamo con tutti quelli che fanno il permesso alla mamma od al padre anziano per poi girare nell’isola pedonale del centro storico della propria città. Altra agevolazione sono le pensioni con pochi anni di contributi: o torni a lavorare, o paghi l’integrazione o te la tolgo. Hai lavorato 15 anni a sedere ed a 40 anni sei già in pensione… mah… non mi sembra giusto nei confronti di un minatore, di un bracciante agricolo, di un muratore. Io metterei la pensione con anni relativi, vale a dire relativi al tipo di lavoro: 1 anno da minatore corrispondono a 2 anni da contadino, che a loro volta corrispondono a 5 anni da falegname, che a loro volta corrispondono ad 8 anni da impiegato, che a loro volta corrispondono a 10 anni da dirigente aziendale. Insomma, se fai il dirigente, con 40 anni di contributi vai in pensione, ma se fai il minatore ci vai dopo 4 anni. Ovviamente con la minima, però mi sembra più equo.
Punto due: c’è il tetto salariale, per cui un datore di lavoro ha dei parametri di riferimento per lo stipendio di categoria che dà ad un suo sottoposto, giusto? Beh, mi sembra equo che ci sia anche un tetto massimo per gli introiti che uno può percepire nel corso di un anno. Quando sento che c’è gente che dichiara fatturati da milioni di euro mi si drizzano i capelli: e chi dichiara migliaia di euro l’anno?? Tu dichiari 5 milioni, l’altro ne dichiara 5 mila! Non mi sembra giusto! Ecco quindi che se guadagni più di 250.000 euro l’anno, il resto lo devi donare allo Stato, che lo reinvestirà nel sociale per sostenere i meno abbienti. D’altronde, mezzo miliardo di vecchie lire ti permettono di vivere più che dignitosamente, non trovi? Pensa a me, che con 2 stipendi da dippuò endenti (il mio e quello di mia moglie), con un mutuo per la casa, l’acqua, la luce, il gas, il telefono, la nettezza urbana, il consorzio di bonifica, il canone Rai, il bollo e l’assicurazione delle 2 auto, 2 bambini piccoli, la spesa settimanale, la pizza con gli amici, il gasolio e la benzina, riusciamo persino ad andare 15 giorni al mare!! Incredibile, vero? Quindi te, con 250.000 euri puliti che ti restano in tasca, sai che vita lussuosa che fai rispetto a me? Vivi nella bambagia, al confronto. Il resto lo versiamo allo Stato, così che si possano costruire scuole, ospedali, predisporre scuolabus, sostenere le famiglie numerose, ecc…
Punto tre: basta con questi partitelli che non servono a nulla, che in Parlamento creano scompiglio e basta. Che fanno sì che alle elezioni la scheda elettorale sia un lenzuolo ripiegato in 4 perché ci sono 30-40 simboli! Se non prendi almeno il 10% dei voti, non entri in Parlamento. Il quale è costituito solo da 100 deputati, 5 per Regione. E che non hanno nessuna agevolazione! Quindi, niente salmone affummicato o caviale o brasato nella mensa parlamentare, niente biglietto del cinema o dell’autobus gratuito, niente auto blu, niente treno od aereo gratuito, ecc… Lo stipendio del deputato deve essere al massimo 5 volte quello di un operario della Fiat. Del resto, per stare a sedere e schiacciare un pulsante per votare sì o no, mi dite che impegno mentale, fisico, culturale ci vuole? E non venitemi a dire che l’impegno sta nella stesura delle leggi perché se qualcuno riesce a capire il testo di una legge è un mago! Hanno studiato, sì… ma per ingarbugliare le cose, non per chiarirle!
Punto quarto: anno 1999, pizzeria… Una margherita più coca: 10.000 lire, anche di meno se trovavi il locale in periferia. Anno 2002: margherita più coca, 10 euro… C’è qualcosa che mi sfugge!!! In 3 anni non mi sono accorto dell’inflazione al 100%?!? E, come me, neanche gli analisti di mercato? E la Finanza? E chi controlla i prezzi (ma chi controlla, poi, ‘sti prezzi???)? Il caffè è passato da 1.300 lire ad 85 centesimi. Il giornale ad 1 euro (qualcuno è già a quota 1,10) dalle 1.500 lire di prima. Il latte, al supermercato, costa 1,20-1,30-1,40 euro al litro, a seconda dei tipi! Il pane costa 1,60 al chilo, al forno sotto casa. Ma siamo matti? Il latte è considerato un bene di PRIMA NECESSITA’! Sì, se lo compri, ne hai veramente necessità! Vogliamo parlare della benzina? Parliamone… ci dicono (i petrolieri, il governo, ecc…) che grazie all’euro il costo alla pompa della benzina non cresce come il petrolio in borsa. A me pare che ci prendano semplicemente in giro. La benzina ad 1,28 euro/litro è bassa, secondo voi? Secondo me no! E perché non appena il prezzo del greggio sale, la benzina sale immediatamente il giorno dopo, ma se il prezzo del greggio cala prima che la benzina si adegui passano delle settimane? Ci dicono che il prezzo varia in base al mercato ma che il carburante venduto a tot deve essere terminato alla pompa a quel prezzo. Scusate, miei cari: ma la gente, non appena sa che il greggio aumenta, fa le code notturne a svuotare le cisterne, così che l’indomani possiate rifornirle con la benzina al nuovo prezzo? Secondo me, no! Semplicemente, ci marciate e ci prendete in giro. E poi la Comunità Europea… bello circolare senza frontiere, vero? Sicuramente, vi risponderà il filibustiere o l’immigrato clandestino. Senza più controlli, entrambi possono scorrazzare per l’Europa indisturbati. Torniamo a com’era prima l’Italia, con la sua Lira e le frontiere controllate. Voglio poter tornare in pizzeria con 10.000 lire/5 euro oppure a comprare un disco a 20.000 lire/10 euro (a proposito: quanto costa un CD originale? 20-25 euro, anche di più a volte!!! Spaventoso!!! E poi vogliono che non prolifichi la pirateria musicale. Ma i pirati sono loro, che vendono i dischi a quel prezzo!
Insomma, gente: se volete stare peggio, votate me. Così potrete dire anche voi che si stava meglio quando si stava peggio. Ma siccome con me si starà peggio, ciò significa che si starà tutti meglio… o no?